<a href="https://pixabay.com/it/italia-calcio-palla-3502052/" rel="noopener">Immagine CC0 creative commons</a>

Ho ancora negli occhi la partita che l'Italia calcistica ha perso con il Portogallo per 1 a 0, con tutto quello che si è visto, o meglio, con tutto quel poco che si è visto, a livelli dei nostri colori.

Durante la mia vita di tifoso difficilmente ho visto esprimere la nostra Nazionale ad un livello così basso come quello a cui ho assistito durante la partita di 3 giorni fa, valevole per la Uefa Nations League.

Non sono un tecnico federale, la mia competenza non è assolutamente così elevata, ma per capire che c'è qualcosa che seriamente non va non ci vuole una cima.

Che fossimo in profonda crisi lo si era capita già dalla mancata qualificazione al Mondiale di Russia di quest'anno, a causa della relativa consistenza degli uomini a disposizione e della ancora più scarsa qualità del tecnico seduto in panchina, al secolo Giampiero Ventura, reo di non aver dato una minima impostazione alla sua Nazionale, ed a mio modesto avviso principale responsabile del gravissimo flop contro il doppio confronto con la Svezia, terminato con la nostra mancata qualificazione al suddetto Mondiale.

Se devo dirla tutta, penso che fare meglio del signor Ventura sia semplice e quasi automatico, ma anche la conduzione di Roberto Mancini non mi ha particolarmente impressionato, anche se qualcosa in più rispetto al predecessore si è visto.

Il vero problema è che in questa Nazionale mancano dei giocatori di alto livello, negli ultimi 30-40 anni ci sono sempre stati diversi calciatori che erano di livello assoluto, mentre la rosa a disposizione dei selezionatori è decisamente inferiore a quelle passate.

Giocatori come Totti, Del Piero, Maldini, Cannavaro, solo per citarne qualcuno, non appartengono a questa Nazionale, che può contare su un nucleo compatto di calciatori tutti più o meno sullo stesso livello medio, senza vere e proprie stelle o fenomeni, poteva essere il caso di Mario Balotelli, se avesse avuto una maggiore continuità di carriera e maggiore equilibrio mentale, ma tolto lui rimane ben poco, si nota un Insigne, un Donnarumma (ottima e convincente davvero la sua prova contro il Portogallo), e poco altro ancora.

Purtroppo i campioni non nascono sotto i cavoli, e ritengo che l'unica alternativa possibile sia quella di sperare che il nostro CT riesca a trovare una soluzione a questa mancanza, dando una propria impronta tecnica e trasmettendo un buon livello di gioco, che indiscutibilmente possono aiutare nel raggiungimento della classica quadratura del cerchio.

Il rischio concreto che corriamo è quello che, dopo la cocente mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018, ci possa essere un tristissimo seguito con una nuova debaclé per quella che riguarda la qualificazione al prossimo Campionato Europeo, non è un pessimismo fine a se stesso, è la logica conseguenza di pensiero per quello che si è visto nelle due sfide contro Polonia e Portogallo, questa Nazionale fa davvero fatica a vincere ed a segnare.