La Repubblica Ceca ha concluso la scorsa stagione, in seguito ai punti ottenuti dalle proprie compagini nelle competizioni continentali, al tredicesimo posto del ranking UEFA per nazioni.

Nella graduatoria per club, la prima delle formazioni ceche risulta essere lo Sparta Praga, che vede tuttavia scritto il proprio nome solamente al quarantaduesimo posto, tre posizioni più in su degli attuali campioni nazionali del FC Viktoria Plzeň.

Ma se lo Sparta ha concluso lo scorso torneo con un non molto onorevole quinto posto, molto meglio è andata ai cugini dello Slavia Praga, che sono stati capaci di dare filo da torcere ai primi della classe per buona parte del campionato, di conquistare la piazza d’onore con tanto di accesso ai turni preliminari della Champions League.

I più attenti tra gli appassionati di pallone non avranno ricavato probabilmente nessuna notizia degna di nota da questo preambolo, che tuttavia non intende addentrarsi oltre nei meandri della 1. Liga, ma scenderà più in profondità, laddove si gioca la serie inferiore.

Un momento della partita Viktoria Žižkov - Brno, foto di proprietà dell'autore

Forse non tutti sanno che a Praga, città nella quale sto trascorrendo un breve periodo di vacanza, oltre alle già citate Slavia e Sparta, esiste una terza squadra, il Viktoria Žižkov, con sede nel omonimo quartiere che dal 1922 è parte integrante della città.

Attualmente iscritto al campionato di seconda divisione, il club, fondato nel 1903, è uno dei più antichi della Repubblica Ceca e vanta nel suo palmares un titolo nazionale e due coppe della Repubblica; la mia strada e quella di questo storico club si sono incrociate oggi pomeriggio, quando ho avuto l’occasione di assistere ad un match nel FK Viktoria Stadion, piccolo impianto da 6000 posti, senza tabellone e con altoparlanti più deboli di quelli di un comune stereo.

Quello che seguirà non ha nulla a che vedere con il calcio delle star: non ci saranno le rovesciate di Cristiano Ronaldo, le coppe dalle grandi orecchie alzate al cielo o i coriandoli sparati a Maggio nella notte di Roma.

Ci sarà passione però, quella di un piccolo gruppo di tifosi, che riempie a mala pena un decimo dello spazio di una curva, ma che non smette mai di incitare i propri beniamini a gran voce, incurante di essere praticamente sempre in minoranza rispetto ai sostenitori avversari.

Sostenitori del Viktoria Žižkov, foto di proprietà dell'autore

Il loro repertorio non prevede la varietà dei cori della Serie A, ma al massimo due o tre (quello che va per la maggiore è semplicemente il grido con il nome della squadra Viktoria, al quale tutto il resto del piccolo stadio risponde con Žižkov).

Ci saranno 22 calciatori semi-sconosciuti, che lottano come forsennati e che si divertono ancora a fare questo gioco: giocatori che segnano, esultano, si disperano, poi ci credono ancora e ci provano... E davanti a loro un piccolo gruppo di spettatori italiani, che inizieranno a seguire il tutto distrattamente per finire ad incoraggiare i propri eroi nel concitato finale e a prendersela con il guardalinee per un mancato fuorigioco.

Ci saranno gli applausi, quelli rivolti a tutti dopo il triplice fischio, e i beniamini di casa che, lontani dai capricci delle superstar, passeranno vicino alle tribune per scambiare una stretta di mano con gli spettatori che lo desiderano.

Festeggiamenti finali, foto di proprietà dell'autore

Vi parlerò di come, in segno di riconoscenza verso i generosissimi supporters della curva, i giocatori del Viktoria vi si siederanno davanti, e ascolteranno i cori che gli vengono dedicati, prima di alzarsi in piedi a festeggiare, un ultima volta, insieme a loro.

Ci sarà una partita, per la cronaca terminata tre a due per i locali, di puro e semplice calcio, lontano anni luce dai milioni dei campioni internazionali e dagli stadi a cinque stelle; un match, costato alle mie tasche non i 55 euro che qualcuno pretende per una curva, ma solo 70 corone (circa 2,80 euro).

Vi ho raccontato di un pomeriggio di sport che io e mio figlio, appassionato di calcio ed alla sua prima partita in uno stadio, non dimenticheremo facilmente.