Trattandosi ancora di calcio d’Agosto è giusto riportare il tutto alla sua dimensione originale: in fondo nessuna delle compagini nostrane che hanno svolto in giro per il mondo la propria preparazione estiva, tra amichevoli a ranghi ridotti e allenamenti insoliti, ha particolarmente brillato nella prima giornata; tuttavia è altrettanto vero che l’unica ad aver perso il proprio incontro è proprio quella del gruppo Suning.

Da alcuni organi di stampa descritta come la regina di questa sessione di calciomercato, la società nerazzurra ha dovuto scontrarsi con la dura realtà della prima giornata di Serie A, uscendo sconfitta da quel Mapei Stadium che più di una volta si è rivelato essere piuttosto indigesto.

Ma cosa significa essere la regina del mercato? Aver comprato, numericamente più giocatori, o aver preso i più forti innalzando la qualità della rosa? Nel primo caso non si può obiettare che siano stati diversi i colpi messi a segno da Ausilio, ma quanti di loro hanno effettivamente apportato un valore aggiunto al complessivo dello scorso anno?

Per chiarire meglio il concetto, proviamo a scendere sul piano pratico: De Vrij, Asamoah, Nainggolan e Lautaro Martinez, valgono Bonucci, Cancelo (tra l’altro ex nerazzurro) Emre Can e soprattutto Cristiano Ronaldo? Le aggiunte di Politano e Keita bastano ad equilibrare i due piatti della bilancia? La risposta sembra, almeno a me, abbastanza scontata ed è senza dubbio negativa.

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Se può apparire impietoso il confronto con la regina della Serie A, scendendo di un ipotetico gradino, anche il paragone con i cugini rossoneri lascia, allo stesso modo, alquanto dubbiosi: Strinic, Caldara, Bakayoko e Higuain possono considerarsi acquisti meno validi dei quattro citati in precedenza per la rivale cittadina?

Ovviamente solo il tempo potrà rispondere in maniera esaudiente e definitiva alle domande, ma la sensazione che ci si sia lasciati prendere un po’ troppo la mano da una strana voglia di Inter, rimane abbastanza forte. E come se i paventati arrivi di Modric e Vidal avessero caricato l’ambiente di un comprensibile entusiasmo, che invece di svanire ad affari sfumati, è rimasto imperterrito attorno elle vicende dei nerazzurri.

Inoltre uno dei pezzi forti della campagna trasferimenti, Radja Nainngolan, non è ancora potuto arrivare a calcare i campi di calcio nostrani in questa stagione, vittima di un infortunio muscolare durante le fasi di precampionato: nonostante ciò, il belga pare aver trovato ugualmente il tempo per fare infuriare non poco i suoi nuovi sostenitori, dopo esser stato pizzicato in una discoteca fino a tarda notte ed aver reagito con qualche gestaccio a chi gli consigliava uno stile di vita un po’ più consono a quello di un atleta.

A Roma, ambiente che conosce bene le pazzie più o meno costanti del ninja, pare che stiano ridendo di gusto, se non altro a giudicare dall’ultimo tweet ufficiale della società capitolina, che prende tranquillamente in giro l’Inter per il mancato arrivo di Vidal, accasatosi al Barcellona.

Insomma, sono bastati novanta minuti per rendere l’ambiente, carico di iniziale entusiasmo, già una polveriera? Quel che è certo è che Domenica contro il Torino, anch’esso a zero punti, San Siro potrebbe vivere, a causa del palato buono dei propri spettatori, un’altra delle sue giornate non facili, con il pubblico portato a rumoreggiare ai primi errori della squadra e che inevitabilmente farebbe aumentare la pressione sugli uomini di Spalletti.

Non centrare la vittoria nemmeno alla prima sfida casalinga, potrebbe seriamente già compromettere la stagione dalle parti di Appiano Gentile, se non sul piano matematico, sicuramente su quello mentale.

Quella di Reggio Emilia col Sassuolo sarà solo una parentesi senza senso, o la spia rossa di un grave problema al motore?

L’Inter di questa estate sarà la solita regina d’ombrellone o dimostrerà il ruolo che le è stato da più parti assegnato, di principale anti-Juventus?

Lo scopriremo presto, per fortuna Domenica è dietro l’angolo…